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giovedì 2 settembre 2010

“Quella mattina a Noto” Enza Buono Carofiglio

Secondo classificato al premio Guerriero di Capestrano , “Quella mattina a Noto” è l’ ultima creazione della scrittrice Enza Buono Carofiglio, raffinata narratrice della memoria, con qualità letterarie certamente non da meno dei suoi più conosciuti parenti.

Per questo non da citare solamente in veste di mamma dei fratelli Carofiglio. Forse più celebri, ma non più bravi. Si sa, la vendita , soprattutto nel nostro tempo, non è metro di talento e capacità letterarie.

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Osservando questa piccola donna di 81 anni si riesce a percepire che il frutto è mirabile perché il seme che lo ha generato aveva qualcosa da dare, e da dire.

Il breve racconto che l’autrice continua a presentare in questi giorni in tutta Italia trae spunto dalla vita stessa. Siciliana d’origine stabilita a Bari, città in cui vive, non ha mai scordato le proprie radici. E’ infatti la Sicilia, con la città di Noto, a divenire palcoscenico e scenario dei personaggi chiave della sua storia.

Siamo difronte ad uno dei pochi scritti in cui la fine si può leggere sin dall’inizio, e come nei romance accade che il lettore, nonostante ciò, continua sino all’ultima pagina.

Abbiamo tra le mani un testo di alta qualità letteraria che si avvale di un linguaggio raffinato e colto che si fa poesia, e che lascia trapelare i richiami dello studio dei grandi. E’ in questa circostanza che l’impronta della fine studiosa delle humane litterae è evidente: si assiste ad un periodare lungo e uno stile che mette in mostra l’amore che la anima verso la letteratura. Traspare la sua formazione letteraria e la passione verso una produzione che non è solo francese e russa.

Una scrittura non da business, slacciata finalmente dall’attuale letteratura angloamericana che ha invaso il nostro mercato.

Storia delicata di una sicilia a cavallo tra Borboni e Savoia, che descrive, attraverso i suoi ricordi, le tre figure chiave della trama: Mariannina, Lidduzza e Ituzza, donne che si sono battute per la libertà e l’indipendenza. Ritratto di tre vite dalla forza e dallo splendore interiore che trasuda dalle descrizioni di personalità che nulla hanno di banale, nonostante una vita comune a tante altre. Storie di realtà anagrafiche, vere perché vissute. Vite di vita che se non avesse vissuto non avrebbe potuto raccontare. Un modo di guardare la letteratura che ricorda quel“Vivere per raccontarla” di un grande come Gabriel Garcia Marquez, che ha conquistato la vita vivendola tutta, e come lui delinea una poesia della memoria con descrizioni psicologiche mirabili.

L’autrice sembra mostrare il desiderio di spiegare che ognuno di noi è la conseguenza di tante vite che anelano alla libertà. Il passato, la memoria sono i grandi protagonisti della scena di questa scrittrice che dimostra come le radici di ciascuno siano una scelta, ed è andando indietro nel tempo che abbiamo la possibilità di riconoscere i segni di noi stessi. Il passato è una cosa nel momento in cui lo si viveva ed è qualcos’altro nel momento in cui lo ricordiamo: si assiste ad una rielaborazione magnifica che avviene nell’ anima.

La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla”G.G.Marquez.

L’elemento più importante del racconto è il senso delle generazioni che si succedono, e in cui permangono mutate e diverse le generazioni precedenti. L’idea della continuità familiare viene espressa quasi paradossalmente dalla presenza della morte, come anche della vita stessa.

“Nulla ci da il senso della continuità delle generazioni come la morte”dice la stessa autrice.

Nonostante la diversa scrittura, Gianrico Carofiglio, riesce comunque ad agganciarsi armonicamente al resto dello scritto chiudendo con una bella finzione il racconto.

Enza Buono Carofiglio:
Nata a Noto , vive a Bari. Insegnante di lettere, ha collaborato con giornali e riviste letterarie pubblicando articoli e saggi su autori italiani e francesi. Tra i suoi romanzi ricordiamo Zaira (1993), Perché Teresa Raquin (1997), Arielle è andata via (2006).

“Quella mattina a Noto”

Prezzo 14 euro
Ed. Nottetempo
Collana narrativa
Pag. 144
Ean 9788874521418

Rosanna Maria Santoro

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