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mercoledì 22 settembre 2010

Ciribalà di Mariangela Camocardi. Quando il cuore non ha età,la penna muove sempre verso nuove scoperte.

Quanti dibattiti e convivi si sono sprecati sulla lingua italiana in tutti i secoli?
Discorsi importanti, come anche a volte futili.

Di tutti i tipi.

Sinceramente, sarebbe più opportuno soffermarsi in maniera differente e in misura maggiore in questo periodo della nostra vita, in questo tempo che mi va di chiamare “dissoluto” perché sforna ogni genere di linguaggio e distrugge l’integrità di quella che è il nostro italiano.

Vi siete mai chiesti se la tecnologia avrebbe fatto sbalordire un Dante, o un Ariosto? Chissà come avrebbe reagitoAlessandro Manzoni e se sarebbe ancora andato a lavare i “ panni in Arno”. Ciascuno di questi grandi ha provato a rincorrere la purezza della lingua italiana, e noi figli del consumismo e dell’incultura di una società votata al business, mastichiamo un linguaggio che fa “moda” solo per non essere tagliati fuori . Oggi il problema diviene arduo, non per i flussi migratori di gente che arriva da ogni parte, ma per l’affermarsi di un codice sempre più autentico per chi lo usa, striminzito e versatile per chi lo osanna.

Questo è il tema interessante che attraversa l’opera di una scrittrice nota ai più per essere la penna sacra del romance,quella signora del lago di Verbania che ha fatto sognare migliaia di casalinghe,come anche donne in carriera che non hanno mai riposto nel cassetto della loro anima un cuore che “apparentemente” è difficile ad innamorarsi. Mariangela Camocardi, autrice notissima del gruppo Mondadori,con Ciribalà, si presenta al pubblico in veste interessante: fa nascere una fiaba che sorprende e lascia senza parole perché osa un salto non comune a tutte le scrittrici.

Passare dal genere romance alla letteratura per ragazzi con grande dimestichezza come fa lei, non è facile. Mostra di avere una personalità consapevole del suo stile, che non limita la curiosità al genere romance, ma spazia con la propria scrittura, e va oltre rivelando un audacia non comune .

E’ risaputo che rivolgersi ad un pubblico giovane pone di fronte a delle responsabilità, soprattutto se si tratta dei più piccoli. Riuscire a legare l’elemento storia con l’elemento educativo è stato, a parer mio, un’azione eseguita alla perfezione. Come del resto promana dall’opera l’entusiasmo di un’artista che nelle pagine di questa sua creazione diviene fanciulla e svolazza di foglio in foglio per gridare l’indignazione di certe storture della lingua italiana, come se fosse lei stessa una ragazzina.

L’anima si trasforma e l’ amante infuocata lascia il palcoscenico al candore dell’infante che presenta magnificamente la piccola combriccola di personaggi educati a parlare bene : Gelsomina e Mannaggia, che hanno il compito preciso di far notare che esiste ancora chi l’italiano lo conosce. E così l’attenzione del lettore si sposta su questi protagonisti che indagano nella storia il perché di quelle parole usate dai ragazzi d’oggi: strani segni tipo geroglifici non chiari a nessuno , se non a loro solamente.

Intorno, un mondo variopinto di fate, gnomi e strani esseri,tutti fuoriusciti come un guizzo naturale e generoso dalla fantasia dell’autrice. L’invito alla ricerca dell’essenza della parola si muove silente, attento gioco che non pesa a nessun ragazzino; ed è allora che l’operazione “apprendimento in stato di benessere”, tanto declamato dai pedagogisti, si attua coinvolgendo il lettore senza rendersene conto. I colori di Chiara Buccio, accompagnano la bella fiaba della Camocardi sapendo trasformare in immagini i personaggidell’opera . Cavie di un esperimento di lettura, piccoli ascoltatori a cui questa storia bizzarra e simpatica ha suscitato l’emozione di conoscere . Quella che muove ogni ostacolo e ogni montagna. Basta un granello come questo per incominciare un’opera che pare molto, ma molto onerosa: salvaguardare la nostra lingua italiana.

Rosanna Maria Santoro

Mariangela Camocardi

Edizione a cura di :Alberti Libraio Editore alberti@albertilibraio.it

ISBN: 8872452430

ISBN-13: 9788872452431

Data pubbl.: 2010

Euro 20

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